Quattordici ordinanze di custodia cautelare in carcere. È quanto stanno eseguendo in queste ore i carabinieri della Compagnia di Corsico a seguito dello smantellamento di una rete dedita allo spaccio di droga. In manette sono già finite 37 persone, colte nella flagranza di reato e sono stati sequestrati 20 kg di sostanze stupefacenti.

I militari hanno anche posto sotto sequestro 100mila euro, con ogni probabilità frutto dell'attività di spaccio. La rete di spaccio, secondo quanto appurato dagli inquirenti,  veniva gestita da soggetti di origine marocchina, che si approvvigionavano da fornitori di origine albanese e si sviluppava in tutto il sud-ovest dell’hinterland milanese soprattutto nelle aree rurali.

Ogni settimana la banda smerciava un chilo di eroina e 200 grammi di coca

Per smantellare il giro di droga ci sono voluti due anni di indagini, ma la maxi operazione – ribattezzata Toueban (serpente, in arabo) - ha portato in carcere 12 cittadini marocchini e due albanesi con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostante stupefacenti.

La banda aveva trasformato l'intero hinterland sud ovest di Milano in un vero e proprio supermercato della droga, dove un centinaio di clienti potevano rifornirsi di cocaina ed eroina. Ogni settimana, l'organizzazione smerciava un chilo di eroina e circa 200 grammi di coca, operando soprattutto nelle zone di Cusago, Trezzano sul Naviglio, Gaggiano, Buccinasco, Assago, Rozzano, Locale Triulzi, S.Giuliano Milanese, S.Donato Milanese, Segrate.

La base del gruppo di spacciatori marocchini, che faceva capo a Abdelghani Ait El Garouch, di 35 anni, era in un appartamento di 40 metri quadrati a S.Giuliano Milanese.