rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Corsico Corsico / Via Roma

Festival dello stocco e 'ndrangheta: a Corsico ricostruiti tutti i passaggi

Dalla richiesta di patrocinio partita di fatto dal comune e non dall'azienda fino al manifesto contestato (di cui nessuno si era accorto, pare) e all'azzeramento della giunta. Tutte le fasi dal lavoro della commissione d'indagine

Dopo la bagarre dovuta a un nome vicino ad una famiglia della 'ndrangheta sul manifesto del festival dello Stocco, patrocinato dal comune di Corsico, i consiglieri comunali del centro dell'hinterland di Milano hanno provato a riannodare il filo degli eventi in modo da individuare quantomeno le anomalie procedurali. Lo hanno fatto attraverso un'apposita commissione (presieduta dal consigliere d'opposizione Roberto Masiero) che in sessanta giorni ha ascoltato gli assessori e i tecnici coinvolti per capire l'esatto andamento degli eventi e come sia stato possibile arrivare al risultato finale: un manifesto col nome del sindaco, di due assessori e di Vincenzo Musitano, incensurato (se non per piccolissimi fatti non di criminalità organizzata e molto antichi) ma genero del boss Giuseppe Perre ("Maistru") e gestore del negozio di alimentari di via Montello in cui, fino a qualche anno fa, aveva sede un'associazione di fatto luogo di ritrovo dei capi della "locale" di Corsico.

E diverse sono le "anomalie" rilevate dalla commissione. A partire dall'inizio: è infatti dagli assessori che viene l'input per patrocinare una festa commerciale, e non viceversa come di solito accade. E poi, la festa è di carattere - appunto - commerciale, essendo organizzata da un'azienda privata che commercializza lo Stocco in tutto il mondo, e non - come aveva inizialmente detto il sindaco Filippo Errante - dal consorzio dello Stocco di Mammola

COME SONO ANDATE LE COSE - LE ANOMALIE

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Festival dello stocco e 'ndrangheta: a Corsico ricostruiti tutti i passaggi

MilanoToday è in caricamento