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Truffato mentre è in auto con il trucco della fiancata strisciata

E' successo tra Cesano Boscone e Corsico. Lo riferisce un lettore di MilanoToday. Come difendersi da questi raggiri

Un ragazzo di 22 anni ha subìto una truffa mentre era in automobile, nell'hinterland sud-ovest milanese. E' successo nella zona commerciale sulla Nuova Vigevanese, tra Corsico e Cesano Boscone, giovedì 14 gennaio. E' lui stesso a riferirlo a MilanoToday. Era circa mezzogiorno quando il 22enne ha superato una vettura che procedeva molto lentamente. «Sento uno strano rumore, come se avessi tamponato», scrive il giovane.

Subito dopo l'altra vettura lo ha riaffiancato e i due occupanti (un uomo sui 55-60 anni e un giovane sui 35-40 anni) gli hanno segnalato di fermarsi per fare la constatazione amichevole. «Effettivamente una strisciata sulla parte posteriore destra ce l'avevo, e sembrava combaciare con una ammaccatura sulla loro auto», afferma il 22enne nella segnalazione che ci ha inviato.

Inizialmente i due occupanti dell'altra auto erano propensi alla constatazione, ma poi hanno cambiato idea e hanno chiesto subito i contanti adducendo, come scusa, «i tempi delle assicurazioni». Il 22enne ha pensato che potesse essere la soluzione migliore per tutti e così, insieme al più giovane dei due, si è diretto in auto in un Postamat. Ha ritirato del denaro («una grossa cifra per me», scrive il giovane) e l'ha consegnato al truffatore, che però ne voleva di più e ha chiesto di comprargli qualcosa in un negozio «per pareggiare i conti». Il 22enne, però, ha pensato (bene) di ribattere che la sua carta non funziona coi pos dei negozi. Quello ci ha creduto e ha lasciato perdere.

«Torno a casa particolarmente arrabbiato - scrive ancora il nostro lettore - e trovo su internet un articolo su un fatto successo a Roma, che rispecchia perfettamente quello che è accaduto a me». Il 22enne ha realizzato di essere stato raggirato dai due. «Ad un certo punto ci siamo recati in un bar a Corsico, di fianco allo skate park, per utilizzare il bagno e comprare delle sigarette, prima della consegna del denaro», specifica il giovane, «e sia all'interno che all'esterno il locale è ben sorvegliato. Addirittura all'interno c'è un monitor che mostra le riprese al momento. So che non vedrò mai questi soldi ma spero che le registrazioni possano essere d'aiuto alle forze dell'ordine per riconoscere il malfattore».

«Se dovesse capitarvi, chiudetevi nella vostra auto e avvisate subito i vigili o i carabinieri», conclude amaramente il giovane. E non c'è dubbio che occorra prestare la massima attenzione, perché di episodi di truffa mentre si è alla guida di un'auto - purtroppo - se ne contano parecchi. Più o meno tutti con lo stesso obiettivo: recuperare soldi contanti con la scusa di riparare un danno che in realtà non è colpa della vittima. 

Noi ci sentiamo di aggiungere un consiglio a tutti i lettori. Quello di informarsi presso la propria assicurazione circa la differenza di prezzo per l'anno successivo, nel caso in cui si incorra in un incidente con colpa. Si scoprirà che la differenza è di lieve entità rispetto alle centinaia di euro che, spesso, questi truffatori chiedono per "sistemare" la questione senza mettere in mezzo le assicurazioni. Insomma, conviene denunciare i sinistri e, l'anno successivo, pagare qualche decina di euro in più di premio assicurativo, piuttosto che, al contrario, pensare di sistemare le cose con uno scambio in contanti. Questa consapevolezza può aiutare tutti coloro che - trovandosi nelle circostanze del nostro giovane lettore - sarebbero invece facilmente tratti in inganno.

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