rotate-mobile
Corsico Corsico

Corsico, incendiati simboli Resistenza. Il sindaco: "Inqualificabile"

Nel corso della notte a Corsico alcuni sconosciuti hanno incendiato parzialmente gli addobbi posizionati sul monumento alla Resistenza. Il sindaco: "Provocazione inaccettabile"

«Un gesto inqualificabile e inaccettabile. Una provocazione che respingiamo al mittente, perché la memoria della Resistenza e della conquistata libertà contro l'autoritarismo non possono essere denigrate o cancellate da chi intende negare la storia». Così in un comunicato Maria Ferrucci, primo cittadino di Corsico, commenta gesto compiuto nel corso della notte nel Comune dell'hinterland Sud-Ovest di Milano dove alcuni sconosciuti hanno incendiato parzialmente gli addobbi posizionati sul monumento alla Resistenza e asportato quelli presenti su un altro dedicato agli Alpini (nella foto via 25 Aprile del Comune meneghino).

"UNA DERIVA PERICOLOSA" - «Una deriva pericolosa - commenta il presidente dell'Associazione partigiani di Corsico Maurizio Graffeo - che non ci fermerà. In un primo momento pensavo si trattasse solo di un atto vandalico. Ma sotto il monumento alla Resistenza vicino al cimitero abbiamo trovato alcuni giornali arrotolati per appiccare l'incendio. Inoltre, in modo mirato sono andati in via Grandi, zona piazza Petrarca, dove c'è il monumento dedicato agli Alpini strappando tutti gli addobbi posizionati dal Comune. Però anche qui hanno voluto lasciare un messaggio, abbandonando alcuni pezzi di bandiera. A queste provocazioni - prosegue Graffeo - rispondiamo mantenendo alti i valori della Resistenza, dell'antifascismo, della Liberazione. Lo dobbiamo a quelle migliaia di uomini e donne che sono morte per garantirci la democrazia».

LUNEDI' CERIMONIA "NORMALE" - La cerimonia di lunedì si svolgerà regolarmente e toccherà tutti i quattro monumenti (ai caduti, alla pace, ai marinai d'Italia e alla Resistenza) presenti sul territorio corsichese, dove i valori dell'antifascismo sono parte integrante della storia della città. Qualche anno fa, all'ingresso del palazzo comunale venne posizionata una targa in marmo per ricordare Luigi Salma, operaio delle Cartiere Burgo che resistette ai soprusi dei nazifascisti, sacrificando la propria vita per salvarne molte altre. «Corsico sarà in piazza il 25 aprile - dice Maria Ferrucci - perché il presente si fonda su due valori, quali la Resistenza e la libertà, che proprio quest'anno, che si celebra il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia, dovrebbero essere risvegliati dal torpore nel quale sono stati messi». Le bandiere e le coccarde bruciate o asportate non verranno sostituite. «Vogliamo che tutto rimanga così com'è - conclude la sindaca- perché chi ha compiuto il gesto sappia che la stragrande maggioranza dei cittadini crede nei valori della Resistenza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corsico, incendiati simboli Resistenza. Il sindaco: "Inqualificabile"

MilanoToday è in caricamento