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Corsico: insulti e minacce ai consiglieri che parlano di 'ndrangheta

Masiero (Insieme per Corsico): "Clima pesante ed intimidatorio". L'opposizione va dal prefetto di Milano

Consiglio comunale infuocato, a Corsico, la sera del 20 ottobre. Tema, il festival dello stocco di Mammola, rimandato (si sarebbe dovuto svolgere il 22-23 ottobre) dopo che, sui manifesti, come nome del referente (con tanto di numero di telefono per chiedere informazioni), compariva Vincenzo Musitano, panettiere di professione, genero del boss della 'ndrangheta Giuseppe Perre ("Maistru") e fratello di due uomini coinvolti in operazioni di 'ndrangheta nel Corsichese.

Due consiglieri comunali di centrosinistra (l'ex sindaco Maria Ferrucci e Roberto Masiero) sono stati interrotti e insultati a più riprese da una cinquantina di persone presenti in aula. La contestazione più forte si è verificata proprio mentre la Ferrucci affermava che la città «risulta fortemente penetrata dalla 'ndrangheta». Addirittura, alcune donne presenti tra il pubblico (che poi avrebbero chiesto alla polizia locale di essere scortate fuori) avrebbero ricevuto, come minaccia, l'inequivocabile segno del taglio della gola. I vigili hanno identificato alcune delle persone più esagitate e minacciose.

Tra il pubblico, molte facce nuove, mai viste prima nei consigli comunali. Tra questi, anche cittadini noti per avere legami con la malavita locale. Le forze dell'ordine avranno di che lavorare. Intanto Roberto Masiero, sentito da MilanoToday, parla di «clima pesante ed intimidatorio» e afferma che «si è trattato di un messaggio molto chiaro: in città non si deve parlare di 'ndrangheta». Il tutto durante un question time in cui l'opposizione intendeva chiedere spiegazioni al sindaco e alla giunta su quello che Masiero definisce un «mancato controllo» rispetto ai soggetti a cui viene affidato un festival cittadino

Intanto, il 21 ottobre le opposizioni corsichesi incontrano il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni. E la questione del festival dello stoccafisso sarà in agenta, mercoledì 26 ottobre, al comitato per l'ordine e la sicurezza. I carabinieri del comando provinciale di Milano seguono da vicino la vicenda, anche se non ci sono - finora - ipotesi di reato. E l'azienda "Stocco di Mammola Alagna & Spanò", l'organizzatrice del festival, sentita da MilanoToday si dichiara totalmente estranea alla questione. E parla di Musitano come di un loro cliente (a cui fornisce abitualmente lo stocco da rivendere nella panetteria) che avrebbe soltanto dovuto occuparsi di questioni pratiche, come la prenotazione dei tavoli. 

Ma ad essere mancata - sono ancora parole di Masiero - è «la vigilanza politica: per questo accusiamo il sindaco Errante e i suoi assessori non di essere collusi con la 'ndrangheta, ma di essere inefficienti». E nel frattempo la questione si è aggravata. Perché ora il problema, per Corsico, non è più tanto un nome su un manifesto. Ma le aperte intimidazioni nell'aula del consiglio comunale. 

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